La fine di un’opera: il momento in cui tutto si svela
Ci sono giorni in cui il cuore sa, con una certezza profonda, che il momento della conclusione è finalmente arrivato. La mattina, appena sveglia, avverto quella sensazione che mi attraversa: oggi è il giorno in cui l’opera troverà la sua forma definitiva. E quando varco la soglia dello studio, so che è così.
Le pennellate scorrono veloci, decise, come se ogni gesto fosse guidato da una forza invisibile, senza esitazione, senza ostacoli. L’opera è lì, davanti a me. La vedo, la sento, e in quel momento so che è completa. Il finale è chiaro, è tangibile, e quella sensazione di pienezza è come una melodia che solo io posso ascoltare. In quell’istante, sono sola con lei, con la mia creazione, e la magia si compie.
Sono ancora la padrona di tutto. Posso decidere se fermarmi, modificarla, distruggerla se voglio. Ma in questo momento di solitudine e contemplazione, tra l’eccitazione e l’emozione, a volte le lacrime si fanno strada. È una danza di sensazioni contrastanti, ma la certezza è lì, nel profondo: è pronta. È finita.
L’opera che nasce oggi si chiama Saggezza, e porta con sé la profondità del cervo e la purezza del giglio. Due simboli che si intrecciano in un’unica visione di equilibrio, forza e grazia.
Il significato del cervo: simbolo di equilibrio e rinascita
Il cervo è da sempre un simbolo di nobiltà e purezza. Ma non è solo un animale elegante che si muove silenzioso nel cuore della foresta. Il cervo incarna la ricerca di equilibrio interiore e la connessione profonda con la natura. La sua grazia è un richiamo alla calma e alla saggezza, ma anche alla forza che si manifesta nel rispetto della propria vulnerabilità.
Il cervo sa quando fermarsi, quando correre, quando rifugiarsi nel silenzio della foresta per rinnovare la propria energia. È il messaggero della rinascita. Ogni anno, nel ciclo delle stagioni, il cervo perde le sue corna, solo per farle crescere di nuovo, più forti e splendenti. Così, come l’animale si rigenera, anche l’anima umana trova nella sofferenza e nella solitudine il terreno fertile per rinascere e crescere.
Il giglio: simbolo di bellezza e purezza
Accanto al cervo, il giglio appare come un simbolo di bellezza senza tempo e purezza. Il suo fiore, elegante e delicato, ci parla di quella forza nascosta che fiorisce nell’innocenza e nella verità. Il giglio ci invita a guardare oltre l’apparenza, a scoprire la bellezza che nasce dalla purezza dell’animo.
Insieme, il cervo e il giglio si uniscono in una danza di simboli, unendo la forza della natura con la bellezza dello spirito, la saggezza con la rinascita.
La magia delle lucciole: luce nell’oscurità
E come l’incanto delle lucciole che illuminano le notti d’estate, l’opera Saggezza è un richiamo alla magia nascosta nelle piccole cose. Le lucciole sono messaggere di speranza, portatrici di luce in un mondo che a volte sembra avvolto nell’ombra. La loro danza effimera e luminosa ci invita a credere che anche nei momenti più bui, possiamo trovare una scintilla di bellezza che ci guida, passo dopo passo.
Le lucciole, con la loro fragilità e la loro magia, simboleggiano la capacità di illuminare il cammino anche quando tutto sembra perduto. Una piccola luce che, in apparenza insignificante, riesce a fare la differenza, a cambiare il nostro percorso e a dare un senso alla notte. In questo, sono la metafora di tutte le piccole azioni che, unite, portano a un grande cambiamento.
Dettagli dell’opera:
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Titolo: Saggezza
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Tecnica: Acrilici su tela
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Dimensioni: 70×90 cm
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Prezzo: €800,00 (spedizione inclusa in Italia)
L’opera verrà spedita con certificato di autenticità, data, luogo e firma.
Saggezza non è solo un’opera, è un viaggio. Un cammino che si fa tra il silenzio della solitudine e il respiro profondo della natura. Spero che possa risuonare in voi come risuona in me, in questo luogo dove ogni pennellata ha un significato, ogni colore una storia da raccontare.
