🎨 “Misantropia” – Il silenzio della solitudine, la forza del cardo
Con profonda emozione vi presento la mia ultima tela: “Misantropia”.
Un’opera nata da un sentire viscerale, da un nodo interiore che ha preso forma su tela, tra materia, memoria e simbolo.
Misantropia non è solo una parola.
È una condizione dell’anima.
È quella voce che ci spinge a cercare rifugio nel silenzio, lontani dal rumore del mondo.
Una scelta, a volte dolorosa, a volte necessaria: quella di chi ha visto troppo, sentito troppo, e ha scelto di custodirsi nell’ombra.
🌿 Il cardo – Fiore di solitudine e resistenza
In questa tela, il cardo è protagonista.
Fiore spinoso, spesso evitato, ma incredibilmente forte.
Simbolo di protezione, autodifesa e resilienza.
Cresce nei luoghi più aridi, resiste al vento e alla dimenticanza.
È il fiore di chi sopravvive, di chi sceglie di non piegarsi, anche quando resta solo.
Nel suo linguaggio segreto, il cardo ci insegna che anche la distanza può essere una forma di amore verso sé stessi.
Un modo per proteggere ciò che resta autentico.
🐻 Un omaggio ad Amarena – e a tutti gli animali traditi
Questa tela è anche un omaggio ad Amarena, l’orsa uccisa pochi giorni fa.
Un’anima libera, selvaggia e fiduciosa, tradita da chi non ha saputo riconoscerne la sacralità.
“Misantropia” è per lei, e per tutti gli animali che si avvicinano all’uomo con curiosità, con fame, con speranza. E trovano invece la fine.
È un grido silenzioso contro l’ignoranza e la violenza.
È una preghiera per il rispetto, per la convivenza, per la fine della paura travestita da dominio.
🖌 Dettagli dell’opera
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Titolo: Misantropia
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Tecnica: mista su tela
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Dimensioni: 70 x 90 cm
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Prezzo: €700 (spedizione in Italia inclusa)
L’opera sarà spedita con certificato di autenticità, firma e data.
Un pezzo unico, pensato per chi sente profondamente e vuole dare spazio, in casa o nel cuore, a ciò che è vero.
🌾 Misantropia non è isolamento, ma scelta di verità
Nel cardo c’è la dignità di chi non si lascia più ferire.
Nell’orsa Amarena, la bellezza di chi non ha mai voluto fare del male.
In questa tela, c’è l’unione tra la vulnerabilità e la forza.
Una ferita che diventa segno. Un dolore che diventa arte.






